vendita di bene donato con riserva
di usufrutto per se’ e, successivamente, per il coniuge superstite
Not. Enrico Spagnoli
espagnoli@notariato.it
Alcuni anni fa Tizio donò ai propri
figli Caio e Filano la nuda proprietà di un appartamento riservando l'usufrutto
per sè ed alla sua morte per la propria moglie Mevia, che, intervenuta in atto,
ha accettato.
Oggi l'intera famiglia decide di vendere a Sempronio l'appartamento.
E' ovvio che tutti debbano intervenire all'atto di vendita, ma ho qualche
perplessità su come redigere l'atto.
1.
"Tizio, per il diritto di
usufrutto, Caio e Filano per il diritto di nuda proprietà, e tutti insieme per
l'intero vendono a Sempronio ecc...". In un articolo a parte precisare che
"La signora Mevia interviene al presente atto per confermare la vendita ed
in particolare per cedere a Sempronio,
ogni e qualunque diritto o aspettativa giuridica di cui Mevia è titolare sul
bene immobile trasferito."
2. "Tizio, per
il diritto di usufrutto, Mevia, per l'aspettativa giuridica rappresentata
dall'usufrutto successivo, Caio e Filano per il diritto di nuda proprietà, e
tutti insieme per l'intero vendono a Sempronio ecc…"
Propendo per il primo caso in quanto mi pare più facile rendere aderente all'atto
la nota meccanizzata che dovrò preparare per l'atto.
Infatti, in tal modo
la trascrizione avverrebbe a carico di Tizio, Caio e Filano e nel quadro D
riporterei per intero l'articolo relativo a Mevia.
Nel secondo caso
quale diritto indicare nella trascrizione a carico di Mevia?